Il programma
R.A.N.K.E.D.
Rebel Alliance Empowering
R.A.N.K.E.D. | Rebel Alliance Network for Knowledge Empowering and Development, è il programma operativo che ho elaborato per l'attuazione di una nuova strategia di azione nell'Industria dei Contenuti Digitali.
Con Rebel Alliance Empowering si identifica, allo stesso tempo, il brand di un modello d'impresa che definiamo "virtuale" e il carattere di un progetto di ricerca applicata, transnazionale, finalizzato al suo sviluppo; il progetto Rebel Alliance ha già coinvolto - e coinvolgerà in misura sempre maggiore - numerosi attori dislocati in diverse nazioni.
Per il suo start-up, Rebel Alliance ha determinato il suo posizionamento nell’Industria scegliendo di presidiare il segmento Cinema, con la produzione di effetti visivi digitali; in poco tempo (due anni) grazie all'efficacia del modello Rebel Alliance si afferma sul mercato, e viene riconosciuta dalla critica, ricevendo nel 2011 il premio “David di Donatello” per i migliori effetti visivi digitali impiegati nel film “20 sigarette” di Aureliano Amadei.
Tuttavia, già prima della effettiva costituzione di Rebel Alliance, la mia strategia prevedeva che il suo mercato di riferimento fosse più ampio, presentando bisogni latenti di innovazione soprattutto in altre nicchie di mercato, talvolta emergenti. La super-specializzazione è certamente un opportunità da perseguire, tuttavia un pensiero strategico basato su di un approccio inter-multi-disciplinare in grado di definire offerte di servizi integrati - e di consulenza a 360 gradi - rappresenta un vantaggio competitivo che in pochi, ancora, hanno percepito soprattutto in quelle aree dove vi è la necessità di integrazione sinergica tra competenze umanistiche e competenze tecnologiche.
In molti segmenti della nostra Industria, quale ad esempio quello che afferisce al cosiddetto “Virtual Heritage”, alcune nuove tecnologie, come la Realtà Virtuale, si sono rese popolari attraverso la finzione cinematografica ed i Media in generale, introducendo promesse spettacolari. In effetti, invece, fino ad ora le nuove tecnologie creative e le loro applicazioni hanno avuto la capacità di generare fascino ben oltre le loro attuali prospettive commerciali e limitazioni pratiche prima che avessero la possibilità di sottoporsi, come ogni nuova tecnologia, ad un processo di maturazione. Lo studio, approfondito delle componenti d’ingaggio con l’audience, sotto la lente delle discipline cognitive, ci fa comprendere, invece, che l'intersezione tra le nuove tecnologie creative digitali ed il patrimonio culturale è in effetti una "fertilizzazione incrociata" di diverse discipline afferenti dall'area umanistica allo scopo di complementarsi con le expertise di area tecnologica.
È con questa visione, dunque, che Rebel Alliance ha definito (in collaborazione sinergica con il Centro Studi e Ricerche Artecnologia (di cui ricopro la carica di Presidente ed i cui membri svolgono da oltre 15 anni ricerca e sperimentazione sul campo) il modello ed il programma Rebel Alliance Empowering; che si basa su una metodologia in cui le due aree, quella Umanistica e quella Tecnologica, si confrontano quotidianamente all’interno di un sistema produttivo, a partire dalla filiera progettuale, facilitati dalla intermediazione del “Programma di Marketing strategico” di cui ne ricopro la direzione.
La funzione di Marketing, infatti, orienta il Sistema di Pensiero e il Sistema d’Azione, facilita il Dialogo e l’Interscambio di Conoscenza tra le altre Funzioni ricoperte, dagli altri Soggetti membri del Sistema Rebel Alliance, nella definizione di soluzioni innovative, economicamente efficienti e, soprattutto, conformi alla domanda costituita dai bisogni (in alcuni casi che sono ancora latenti) del mercato di riferimento.
Il progetto Rebel Alliance Empowering, dunque, si pone come obiettivo l’individuazione e la determinazione di quegli adeguati strumenti che siano in grado di rispondere in maniera efficace ed efficiente a quei fattori di crisi e di rischio che caratterizzano la competizione non solo nell'arena dell’industria cinematografica ed audiovisiva, ma anche in tutti gli altri segmenti dell’Industria Creativa dei Contenuti per la Cultura, la Comunicazione e l’Intrattenimento. Con Rebel Alliance Empowering, dunque, viene proposta l’adozione di un nuovo paradigma che si ispira a concetti ancora nuovi nel management delle imprese e nella sociologia economica e delle organizzazioni quali ad esempio: l’Innovazione Aperta (Open Innovation), la Lean production & l’HubWorking, l’Impresa virtuale Olonica & l’Empowerment delle Risorse.
Il nuovo paradigma organizzativo applicato con l’attuazione del progetto/programma Rebel Alliance Empowering, enfatizza la sua efficacia attraverso quelle attività di Mediazione culturale e Knowledege Activism – dunque di trasferimento della Conoscenza e di trasformazione della Conoscenza da implicita ad esplicita - tra le aree/funzioni Umanistiche e Tecnologiche del Sistema operate al suo interno dal’Hub di Coordinamento, tra queste soprattutto quelle tese al contrasto del Digital Divide Culturale.
“Per capire il presente e guardare al futuro occorre promuovere apertura mentale, autoanalisi e riflessioni individuali, coniugate alla capacità di trovare continuamente soluzioni originali, attraverso una maniacale attenzione al contesto, a ciò che sta fuori”.
Ed, infatti, è proprio il concetto di “apertura” il primo principio della nuova economia social, intesa anche come apertura dei confini organizzativi, fondata su trasparenza, condivisione di informazioni, opinioni ed esperienze con tutti gli stakeholder: clienti, partner, dipendenti, fornitori, comunità locali, associazioni, fondazioni.
Presupposto per l’applicazione di questo principio, è un modello di management che, con l’approccio multidisciplinare, annoveri la meta-disciplinarietà fra le competenze diffuse nell'organizzazione.
Questa metodologia caratterizza l’Impresa Rebel Alliance nell'Industria dei Contenuti Digitali per avere una Cultura aziendale diversa dalle altre imprese concorrenti, perché regolata dai principi dell’Umanesimo Digitale.
Con Rebel Alliance Empowering si identifica, allo stesso tempo, il brand di un modello d'impresa che definiamo "virtuale" e il carattere di un progetto di ricerca applicata, transnazionale, finalizzato al suo sviluppo; il progetto Rebel Alliance ha già coinvolto - e coinvolgerà in misura sempre maggiore - numerosi attori dislocati in diverse nazioni.
Per il suo start-up, Rebel Alliance ha determinato il suo posizionamento nell’Industria scegliendo di presidiare il segmento Cinema, con la produzione di effetti visivi digitali; in poco tempo (due anni) grazie all'efficacia del modello Rebel Alliance si afferma sul mercato, e viene riconosciuta dalla critica, ricevendo nel 2011 il premio “David di Donatello” per i migliori effetti visivi digitali impiegati nel film “20 sigarette” di Aureliano Amadei.
Tuttavia, già prima della effettiva costituzione di Rebel Alliance, la mia strategia prevedeva che il suo mercato di riferimento fosse più ampio, presentando bisogni latenti di innovazione soprattutto in altre nicchie di mercato, talvolta emergenti. La super-specializzazione è certamente un opportunità da perseguire, tuttavia un pensiero strategico basato su di un approccio inter-multi-disciplinare in grado di definire offerte di servizi integrati - e di consulenza a 360 gradi - rappresenta un vantaggio competitivo che in pochi, ancora, hanno percepito soprattutto in quelle aree dove vi è la necessità di integrazione sinergica tra competenze umanistiche e competenze tecnologiche.
In molti segmenti della nostra Industria, quale ad esempio quello che afferisce al cosiddetto “Virtual Heritage”, alcune nuove tecnologie, come la Realtà Virtuale, si sono rese popolari attraverso la finzione cinematografica ed i Media in generale, introducendo promesse spettacolari. In effetti, invece, fino ad ora le nuove tecnologie creative e le loro applicazioni hanno avuto la capacità di generare fascino ben oltre le loro attuali prospettive commerciali e limitazioni pratiche prima che avessero la possibilità di sottoporsi, come ogni nuova tecnologia, ad un processo di maturazione. Lo studio, approfondito delle componenti d’ingaggio con l’audience, sotto la lente delle discipline cognitive, ci fa comprendere, invece, che l'intersezione tra le nuove tecnologie creative digitali ed il patrimonio culturale è in effetti una "fertilizzazione incrociata" di diverse discipline afferenti dall'area umanistica allo scopo di complementarsi con le expertise di area tecnologica.
È con questa visione, dunque, che Rebel Alliance ha definito (in collaborazione sinergica con il Centro Studi e Ricerche Artecnologia (di cui ricopro la carica di Presidente ed i cui membri svolgono da oltre 15 anni ricerca e sperimentazione sul campo) il modello ed il programma Rebel Alliance Empowering; che si basa su una metodologia in cui le due aree, quella Umanistica e quella Tecnologica, si confrontano quotidianamente all’interno di un sistema produttivo, a partire dalla filiera progettuale, facilitati dalla intermediazione del “Programma di Marketing strategico” di cui ne ricopro la direzione.
La funzione di Marketing, infatti, orienta il Sistema di Pensiero e il Sistema d’Azione, facilita il Dialogo e l’Interscambio di Conoscenza tra le altre Funzioni ricoperte, dagli altri Soggetti membri del Sistema Rebel Alliance, nella definizione di soluzioni innovative, economicamente efficienti e, soprattutto, conformi alla domanda costituita dai bisogni (in alcuni casi che sono ancora latenti) del mercato di riferimento.
Il progetto Rebel Alliance Empowering, dunque, si pone come obiettivo l’individuazione e la determinazione di quegli adeguati strumenti che siano in grado di rispondere in maniera efficace ed efficiente a quei fattori di crisi e di rischio che caratterizzano la competizione non solo nell'arena dell’industria cinematografica ed audiovisiva, ma anche in tutti gli altri segmenti dell’Industria Creativa dei Contenuti per la Cultura, la Comunicazione e l’Intrattenimento. Con Rebel Alliance Empowering, dunque, viene proposta l’adozione di un nuovo paradigma che si ispira a concetti ancora nuovi nel management delle imprese e nella sociologia economica e delle organizzazioni quali ad esempio: l’Innovazione Aperta (Open Innovation), la Lean production & l’HubWorking, l’Impresa virtuale Olonica & l’Empowerment delle Risorse.
Il nuovo paradigma organizzativo applicato con l’attuazione del progetto/programma Rebel Alliance Empowering, enfatizza la sua efficacia attraverso quelle attività di Mediazione culturale e Knowledege Activism – dunque di trasferimento della Conoscenza e di trasformazione della Conoscenza da implicita ad esplicita - tra le aree/funzioni Umanistiche e Tecnologiche del Sistema operate al suo interno dal’Hub di Coordinamento, tra queste soprattutto quelle tese al contrasto del Digital Divide Culturale.
“Per capire il presente e guardare al futuro occorre promuovere apertura mentale, autoanalisi e riflessioni individuali, coniugate alla capacità di trovare continuamente soluzioni originali, attraverso una maniacale attenzione al contesto, a ciò che sta fuori”.
Ed, infatti, è proprio il concetto di “apertura” il primo principio della nuova economia social, intesa anche come apertura dei confini organizzativi, fondata su trasparenza, condivisione di informazioni, opinioni ed esperienze con tutti gli stakeholder: clienti, partner, dipendenti, fornitori, comunità locali, associazioni, fondazioni.
Presupposto per l’applicazione di questo principio, è un modello di management che, con l’approccio multidisciplinare, annoveri la meta-disciplinarietà fra le competenze diffuse nell'organizzazione.
Questa metodologia caratterizza l’Impresa Rebel Alliance nell'Industria dei Contenuti Digitali per avere una Cultura aziendale diversa dalle altre imprese concorrenti, perché regolata dai principi dell’Umanesimo Digitale.